“Onore alla squadra vincitrice del Torneo composta da Corrado Russo, Filippo Melandri, Carlo Pezzoli e Davide Torsello ma per tutti i partecipanti (ben 32 con maglietta “Pappa boys”) e il pubblico numeroso è stata una domenica davvero straordinaria quella che abbiamo trascorso in ricordo di Paolo Pappalardo, per tutti il “Pappa”, un amico che abbiamo sempre apprezzato per la sua intelligenza e la sua acuta ironia.
Innanzitutto è doveroso porgere una serie di ringraziamenti: alla signora Cecilia Pappalardo per essere intervenuta e aver premiato i vincitori, al Presidente Andrea Canossi per aver testimoniato con la sua presenza quanto Paolo ha significato per il Circolo, ad Andrea De Stefano, Giuseppe Castagnoli, Leo Turazza e Massimo Roncarati per aver organizzato un appuntamento all’insegna della simpatia e dell’amicizia, proprio come il Pappa avrebbe voluto .
Se fosse stato con noi, Paolo avrebbe preteso con fare serioso che fossero celebrate non tanto le sue doti umane e professionali quanto la sua tecnica tennistica, a lungo mostrata sul campo 1 (l’unico sul quale si esibiva davanti al pubblico in estasi): il diritto potente, il rovescio tagliato, lo smash micidiale, il controllo del gioco a rete in soli 20 centimetri mentre il compagno di doppio correva da una parte all’altra del campo.
Una celebrazione di questo genere, quando era con noi, non gliela abbiamo mai concessa per il rispetto che abbiamo del tennis, questo splendido gioco che amiamo.
Ma adesso dobbiamo confessare, a più di un anno dal momento in cui il Pappa ci ha lasciato, che il suo ricordo è ancora talmente forte nelle nostre menti e nei nostri cuori che ci sentiamo di chiedere scusa agli Dei del tennis perché ci autorizzino a concedergli anche questo riconoscimento.
Lo facciamo perché ci ispiriamo a un vecchio e consolidato detto: i veri amici sono quelli che non lasciano mai il tuo cuore. Se guardiamo alla ampia e convinta partecipazione al Torneo, all’entusiasmo che ha accompagnato tutti gli “atleti”, abbiamo la prova di quanto Paolo manchi moltissimo a tutti noi. Mancano le sue sferzanti battute, manca la sua raffinata eleganza, manca la sua capacità di farci sentire partecipi di una grande comunità come il nostro Circolo.
Guardandoci dall’alto, dalle sue infinite praterie, il Pappa non rinuncerà alla sua ironia e tuonerà: per rispetto del tennis tornate a casa e mollate definitivamente le racchette!
Ma noi, caro Pappa, abbiamo voluto esserti ancora vicini sul tuo terreno preferito, il campo da tennis, inforcando la racchetta proprio come facevi tu ogni venerdì e ogni domenica rallegrando le nostre giornate con la tua simpatia e la tua arguzia.”
Ricordo della giornata redatto da Pino Castagnoli